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Veneziani gran signori / Padovani gran dottori / Vicentini magna gati / Veronesi tuti mati / Udinesi castellani / col cognome de friulani / Trevisani pan e tripe / Rovigoti baco e pipe (vino e fumo) / i Cremaschi fa cogioni (sono coglioni) / i Bressani tagiacantoni (bravi a svignarsela) /ghe ne anca de più tristi / Bregamaschi brusacristi.
Filastrocca scherzosa recitata dai mercanti veneziani sulle varie componenti veneto-padane della Repubblica di Venezia.
Nel 1426 per mezzo di una congiura Brescia si libera del tirannico dominio del ducato milanese dei Visconti e si sottomette volontariamente alla Serenissima Repubblica di Venezia.
È l’inizio di un risveglio economico, urbanistico ed artistico per la città che entra così nell’età moderna: è l’inizio del Rinascimento bresciano.
A Brescia restano tantissime testimonianze della cultura, della storia e delle arti del periodo rinascimentale.
Si possono costruire molti percorsi che permettono di dare una’idea netta dei significati e dei meccanismi di evoluzione di questo complessissimo e basilare periodo per la formazione della mentalità e della cultura europee moderne.
Sono molti gli spunti offerti dalla storia della città (territorio di scontro sia durante le “Guerre di Lombardia” che durante le “Guerre d’Italia”) che possono aiutare a fissare nella memoria la situazione storico-politica italiana nel corso del ‘400 e del ‘500.
Piazza della Loggia
con il palazzo della Loggia, punto di fuga perfettamente centrale e carico di linee prospettiche verso la piazza e gli altri edifici
con abbondantissime citazioni che rimandano alla cultura classica, in particolare romana e di tradizione bresciana, che culminano nell’allestimento del Lapidarium dei Monti di pietà, il primo museo pubblico d’Italia
in cui molti e palesi sono i riferimenti al rinascimento veneziano e a piazza S. Marco, elaborati allo scopo di omaggiare la nuova Dominante di Brescia
testimone di molti episodi che rimandano alla storia culturale più generale del territorio italiano ed europeo del ‘500 come i roghi delle streghe, il ripudio delle teorie copernicane per confermare il geocentrismo ecc…
La grande pittura del Rinascimento
con Moretto e Romanino a confronto nella Cappella del Sacramento in S. Giovanni, il gioiello della pittura bresciana
in Pinacoteca, dove si posso ammirare e mettere a confronto i risultati del Rinascimento di aree diverse d’Italia in particolare con Raffaello, Lorenzo Lotto, Foppa, Savoldo, Romanino e Moretto
in tante chiese della città
Il borgo artigianale e mercantile tra il quartiere di S. Faustino e quello di S. Giovanni
con la Casa dei Mercanti e la Casa della Pesa gestite dalle Corporazioni
le strade specializzate per tipo di prodotto
un reticolo infinito di corsi d’acqua oggi coperti
la chiesa di S. Giuseppe prediletta dai mercanti e gestita dagli Osservanti minori, dove ogni pietra può essere spunto per racconti che calano nella tradizione e nella cultura popolari
Il Castello, sede dell’esercito e presidio militare sulla città
con le due parti, trecentesca e cinquecentesca, permette di capire con immediatezza il passaggio dal modo di fare la guerra nel medioevo a quello dell’età moderna
attraverso la Strada del soccorso offre un suggestivo modo di apprendere alcuni episodi della storia di Brescia, come il famoso Sacco di Gastone de Foix del 1512, inseriti nel periodo delle Guerre d’Italia
ospita uno dei più importanti musei delle armi d’Italia che dedica una parte importate alle armi ed armature del Rinascimento
…e tante altre opportunità che si potranno sottoporre alla vostra attenzione se le esigenze lo richiederanno.
DURATA: 2,30 ORE .CA
oppure
DURATA: 3 ORE .CA
oppure
DURATA: TRA LE 2 E LE 2,30 ORE .CA
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