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Il Parco archeologico-naturalistico della Rocca di Manerba si adagia al di sopra di un alto sperone roccioso a strapiombo sul lago di Garda.
Percorrere insieme ad una guida turistica i sentieri di questo meraviglioso lembo di terra, significa lasciarsi condurre da racconti che spaziano dal tema naturalistico alla narrazione storica e all’archeologia. Il tutto sempre circondati dai profumi e dai colori di un ambiente indimenticabile.
La Rocca di Manerba è un vero e proprio giardino botanico naturale coperto da circa 400 tipi di vegetazione tra cui 21 specie di orchidee selvatiche e molte essenze mediterranee.
Occupata dall’uomo durante il lunghissimo periodo che va dal Mesolitico (8000/5000 a.C.) al XVI sec., porta ancora tutti i segni dei molti passaggi. In sommità si trovano gli affascinanti resti della fortezza medievale che da nome all’area e che venne distrutta nella seconda metà del ‘500 perché divenuta ormai un ricovero di briganti.
Nel Museo si trovano molte ricostruzioni e numerosi reperti, soprattutto preistorici, trovati in situ.
Per godere di una piena giornata all’insegna della pace e della bellezza vale pane inoltrarsi nella Valtenesi di cui la Rocca di Manerba è l’estremo nord-orientale. Vale la pena attraversare l’incantevole territorio collinare che spesso si allarga aprendosi in alte vedute sul lago. Piccoli boschetti si alternano ad un paesaggio agrario costituito da uliveti e dai vigneti del Groppello e del Garda Classico.
Castelli ricetto e pievi affrescate caratterizzano storicamente e architettonicamente questo territorio offrendo molte occasioni per interessanti soste culturali. In particolare meritano una tappa approfondita Padenghe e San Felice del Benaco.
A Padenghe si visitano: il castello ricetto costruito come rifugio per gli abitanti delle campagne e dei borghi. Posto in posizione panoramica risale al XI sec. ca. e ha conservato miracolosamente la sua struttura originaria quasi per intero; la pieve di S. Emiliano, edificio romanico in pietra costruito intorno all’XI-XII sec. su un piccolo promontorio in posizione isolata.
A S. Felice del Benaco si visita il quattrocentesco santuario della Madonna del Carmine ancora oggi importante meta di pellegrinaggio.
Per informazioni o per combinare quanto proposto con qualsiasi altra meta in città o in provincia di Brescia, Verona, Bergamo, Mantova, Cremona e Milano puoi contattare l’Associazione Il Mosaico senza alcun impegno.
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